I mesi di ottobre e novembre di quest’anno potrebbero passare alla storia come quelli più caldi in Italia e in alcune aree dell’Europa occidentale. Fattore positivo se si guarda al posticipo dell’accensione del riscaldamento in questo periodo di caro bollette, ma altrettanto preoccupante dal punto di vista della “salute” del nostro pianeta.

I cambiamenti climatici in corso ci stanno mettendo di fronte a nuove sfide e, in attesa che ognuno faccia la sua parte per migliorare la situazione, ci sentiamo sempre più impotenti dinanzi all’aumento di condizioni atmosferiche eccezionali.

I dati

Ad oggi, secondo il Consiglio nazionale delle ricerche, il 2022 è l’anno più caldo di sempre in Italia e la temperatura media nei primi sette mesi dell’anno ha superato di circa un grado quella del periodo 1991-2020.

Non solo temperature elevate, ma anche mancanza di precipitazioni che, nell’estate che ci lasciamo alle spalle, hanno portato a una siccità da record in tutto il paese.

Siccità che purtroppo ha aumentato la propagazione di incendi, con circa 530 km quadrati di terra bruciati da gennaio a settembre 2022 (fonte: Effis tramite Will Italia).

Altre conseguenze, sempre più frequenti, dei cambiamenti climatici in corso sono le alluvioni, le trombe d’aria e le grandinate improvvise che si insediano nel clima stagionale anomalo. Basti pensare che da gennaio a settembre 2022 l’Italia è stata colpita già da 62 alluvioni (fonte: Legambiente tramite Will Italia). Precipitazioni molto intense che mettono a dura prova i comuni italiani per l’aumento del rischio di dissesto idrogeologico.

Anche le cause dei terremoti e il loro legame con il cambiamento climatico sono oggetto di indagine di diversi esperti. Tra questi, un recente studio dell’ Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS, pubblicato su Frontiers of Earth Science, che ha analizzato le tempistiche dei terremoti più forti (magnitudo da 5.8 a 7.1) avvenuti lungo gli Appennini a partire dal 1901 in relazione alle variazioni dell’umidità del suolo, fornendo così nuove evidenze statistiche sulla sincronia tra fasi di clima umido e terremoti.

Le sfide

L’aumento dei fenomeni atmosferici sopra descritti può portare i territori colpiti a subire danni ingenti, con conseguenze gravi per aziende e abitazioni spesso sprovviste di coperture assicurative e di ristori adeguati da parte degli enti pubblici. Alla luce di queste anomalie, il recente Summit delle compagnie assicurative di Ania ha indicato l’area climatica tra quelle maggiormente critiche nell’immediato futuro. Basti pensare che la casa di proprietà oggi viene coperta solo al 50% contro il rischio incendio e, quasi in un caso su cinque, si tratta di coperture collegate al mutuo utilizzato per acquistarle. Inoltre, nonostante il 75% delle abitazioni sia esposto a un rischio significativo di calamità naturali di vario tipo, poco meno del 5% delle stesse viene protetto da una polizza contro questi eventi.

Immagina Adesso Casa è l’assicurazione di Generali che ci permette di salvaguardare le nostre abitazioni da eventi inattesi, ma purtroppo attuali. Una protezione da prendere in considerazione, soprattutto in un periodo già incerto dal punto di vista economico, come quello che stiamo vivendo.

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